Lo ha ammesso:” Non sono sicuro che il sig. Jazz Train abbia veramente capito che è lui (sic!) la causa dei nostri mali (sic!). Mi sa che non ha capito.”
Così parlò…. Non esageriamo, non è affatto Zarathustra…..
Non ci voleva molto ad ammettere un fatto noto a tutti e che ha indotto alcuni personaggi in cerca d’autore, denominati magistralmente da un famoso blogger in “compagni di merende”, a scatenare una folle campagna stile Boffo contro di me e altri blogger che non li tengono giustamente in alcuna considerazione. Finalmente hanno pubblicamente gettato la maschera ammettendo che sono io la causa dei loro mali; aggiungerei che sono anche causa delle loro turbe psichiche, delle loro ossessioni, delle loro paranoie , delle loro frustrazioni, dei loro incubi notturni, dei loro insuccessi e che la mia presenza scatena in loro tutte le peggiori pulsioni che vanno dall’insulto gratuito, al dileggio personale, sino alla pesante offesa sessuale. Ci voleva tanto tempo per ammettere in pubblico simile folle livore che li tormenta quotidianamente? Quale soluzione vorrebbero adottare, visto che la campagna d’odio che hanno scatenato è miseramente fallita?
E’ proprio vero, sono solo 4 sfigati che vivono di molestie per dare un senso e un significato ad una vita infelice e avara di soddisfazioni. 4 sfigati frustrati il cui unico scopo è quello di ottenere un po’ d’attenzione e che in cambio, grazie al loro comportamento stupido e inutilmente irritante, ottengono come meritata pena del contrappasso solo disprezzo e indifferenza. Prima di parlare di tizio o caio come fonte di tutti i loro mali e di agire in maniera tale da farsi disprezzare da coloro che quotidianamente insultano, perché non si fanno un serio esame di coscienza assumendosi una volta per tutte le loro pesanti responsabilità per essersi comportati come dei teppisti ? Sarebbe un modo per loro di uscire dignitosamente di scena piuttosto che cercare, come vorrebbe qualcuno, di rifarsi una verginità dopo aver trolleggiato a destra e a manca.
(JT… ehi… psst… L’accusa di essere l’origine dei propri mali, come nazione, è a carico dell’archetipo “sig. Train”, non del blogger Jazztrain. E non è una novità: era pubblica anche prima.)
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Beato te che credi ancora alle favole.
🙂
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Certo che ci credo, alle favole, ma solo se aiutano a rendere più efficace l’autoerotismo.
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marcoz, lascia perdere il ruolo di reggipalle: faresti miglior figura, credimi.
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Non ho alcun ruolo.
E poi, cosa fa pensare che io sia interessato a fare una “bella” figura?
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JT, continuo a non capire perché insisti nel dare importanza a ‘sta gente. Non so cosa ti abbia fatto (sinceramente mi interessa anche poco), ma veder “sporcato” questo blog con post che non c’entrano nulla con gli argomenti che ti sei scelto lo trovo poco “ecologico”. Ignorali è la cosa migliore… moriranno da soli.
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Se tu sapessi lo spam che ricevo quotidianamente da questa gente, per non parlare di quello che ogni tanto mi scrivono (minacce, offese etc.) credo che anche tu ti scocceresti perché sai che qui non fai nulla di male, non offendi nessuno, dai un servizio utile e che ti occupi dei tuoi hobby preferiti, come dovrebbe essere giusto.
Giustamente dici che non capisci, ebbene Francesco, credimi, nemmeno io capivo questo folle accanimento nei miei confronti al punto da indurre costoro ad agire in modo palesemente scorretto. Ora so, finalmente qual è la vera ragione e cosa li induce a comportarsi così. Io continuerò ad occuparmi delle cose che piacciono a me, e credo che mi divertirò un mondo a vederli rosicare magari per elemosinare un piatto di sauri! 🙂
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Immagino l’ardore con cui ti rompano le scatole. E’ successo anche a me con un paio di personaggi quando jazzer era un blog che si occupava anche d’altro. Ignorarli, fare finta che proprio non ci sono è l’unica – vincente per quanto mi riguarda – soluzione. Lascia che si rodano il loro fegato davanti alla tua indifferenza
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Per loro è una missione attaccarmi a testa bassa. Lo fanno al punto da scrivere post deliranti secondo i quali sarei io la causa del debito pubblico, detto da uno che secondo alcune malelingue pare che sia mantenuto da anziane parenti! Da quale pulpito viene la predica!
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Oggi la “redazione” ha scritto che si stava parlando dei mali italiani, e di te come archetipo di spesa pubblica male indirizzata: e con la spesa pubblica male indirizzata verso costoro sin dalla loro nascita, come la mettiamo?
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Come ho detto sopra, chi scrive queste corbellerie, è in realtà un benestante mantenuto….
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Il problema è che trattasi di superfesso che dà agli altri del fesso: roba da Guinness dei primati (i mammiferi, intendo).
PS: chissà, forse un giorno sapremo cosa fanno nella vita – di meritevole, intendo – lui e i suoi pavidi compari; mentre di red.cac(ca) abbiamo già appreso già, per sua bocca, che è un docente di latino e greco alle superiori: il suo recente stupro del povero Lucrezio ci ha fatto toccare con mano i danni del ’68 all’Università.
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Ecco, si è capito che non t’interessa neanche evitare le figure di merda, marcoz…
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Se crede, Thorgen, di mettere in difficoltà l’interlocutore andando sullo scatologico, si sbaglia.
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Purtoppo per te io chiamo le cose col loro nome, marcoz.
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Come preferisce. Però, non mi è chiaro quale sarebbe la figura di merda di cui mi sarei reso protagonista. Mi illumini.
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Thorgen, Marcoz, vi richiamo per la seconda volta: smettetela di litigare una volta per tutte altrimenti vi cancellerò il prossimo commento.
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Ragazzi, calmatevi! State buoni, se potete! Una cosa che non voglio, lo dico affettuosamente a tutti e due sono le risse. So che entrambi siete persone ragionevoli e responsabili.
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Certe figure, marcoz, le rimedi quando fai l’esegeta, il cavalier servente o il portamessaggi di quella corte dei miracoli in questo blog: chiaro, così?
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Inutile dire che Thorgen ha ragione al 100%. Tra l’altro, ora che sappiamo che hai una conoscenza diretta con uno di loro, hai il dovere di dire tutto. Chi mi dice, per esempio, che durante il vostro incontro, non abbiate parlato di me e vi siete messi d’accordo per colpirmi spalle (il tuo caro amico più volte ha ammesso pubblicamente che sparla di me)? Spero che non sia così e che il mio sospetto sia del tutto infondato. Tra l’altro mi pongo un problema serio; come mi devo relazionare con te e soprattutto come posso fidarmi di te, caro Marcoz, visto che frequenti personaggi che non esiterebbero a fare qualunque infima azione (diffamazione, calunnia, molestia, offese, minacce, ricatti etc..) pur di attaccarmi?
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@Thorgen
La mia esegesi, che risale a prima del suo veder la luce come figura del web, quindi in tempi non sospetti, non è altro che la lettura di un testo utilizzando la giusta chiave: quella dello humor e dell’ironia. Si legga dei libretti di istruzioni, se non riesce a cogliere determinate sfumature. Io non ci posso fare niente.
@Jazztrain
Purtroppo, e non certo per me, io non sono in dovere di fare niente, in questo caso. Tra l’altro, se proprio vuoi questa benedetta descrizione verbale di Erasmo, sappi che potrebbe valere per un gran numero di persone. Insomma, te ne faresti – scusa il francesismo – una sega.
La frequentazione.
Qui siamo alle comiche. Io frequento i componenti della Redazione sul web da tempo, alla luce del sole, e avendo detto in diverse occasioni di essere loro sostenitore, fiancheggiatore e, a volte, delatore (ma quest’ultima è un’ironica iperbole).
Come puoi fidarti di me (in che senso, poi, è un mistero: il mio comportamento nei tuoi confronti è tutto nei commenti che chiunque può leggere e giudicare) è una domanda che arriva tardi, mi pare.
E il fatto che io mi sia visto di persona, in qualche occasione, con un tuo “nemico” non sposta di un millimetro la situazione; perché – ma so già che a te sembrerà inverosimile – Jazztrain, e le vicende “internettiane” in genere, sono state tutt’altro che argomento principale di conversazione.
Mi auguro che queste due precisazioni possano bastare, perché, con tutta questa serità, mi sto stracciando i coglioni da solo.
Buona domenica.
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1) Non ho detto che sei mio nemico, ho detto un’altra cosa: se fossi tuo amico e volessi confidarmi con te non lo potrei fare. Lo dico per esperienza perché alcuni con me hanno fatto il doppio gioco e questo non è stato bello.
2) Spiegazione generica e poco credibile; le vicende internettiane sono un forte punto di collegamento, altrimenti non si capirebbe perché avete sentito la necessità di vedervi. Per esperienza so che due persone che si conoscono virtualmente e poi si conoscono personalmente di persona (piaciuta la
citazione?) per prima cosa parlano di quello che fanno in internet, dopo parlano d’altro.
3) Si può discutere all’infinito sull’umorismo e sull’ironia, considerare umoristi dei personaggi che esprimono le peggiori pulsioni sessuali da machisti d’operetta e che si permettono di dare sentenze sugli altri ma che non vogliono essere a loro volta criticati vuol dire che questi con l’umorismo e l’ironia non hanno nulla da spartire, sia per il bassissimo livello dei personaggi, sia per il bassissimo livello culturale (alcuni sono convinti che l’erudizione sia cultura), per non parlare dei contenuti che sembrano quelli del peggior leghismo d’accatto.
4) Un pregio lo riconosco, a differenza del tuo amico che non ha il coraggio di mostrarsi in pubblico per pura pavidità e perché teme probabili ritorsioni a lui e alla sua famiglia per le malefatte che ha combinato (questa è una mia congettura, altrimenti non si spiegherebbe il motivo del suo presunto anonimato, perché se fosse un uomo e non un omuncolo si assumerebbe in prima persona le proprie responsabilità, come fa in parte il suo degno compare di merende), ti comporti in modo sostanzialmente corretto.
Rimani fiancheggiatore e non collaborazionista alla Petain, anche se con questi ipocriti 4 sfigati hai poco in comune; comunque, al cor non si comanda!
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Ultimo intervento “serio”, il mio.
1) non ho affermato che hai detto che sarei tuo nemico, ma che ho incontrato quello che dovrebbe, secondo il tuo punto di vista, esserlo.
Se avessi voluto fare il c.d. doppio gioco, l’avrei già fatto. Invece, ho sempre dichiarato chiaramente di essere fiancheggiatore, sostenitore, eccetera.
Non c’erano i presupposti per “confidarsi con me”.
2) Evidentemente, abbiamo abitudini e aspettative diverse. Io ho conosciuto “dal vivo” cinque o sei blogger: con tutti ho parlato di una varietà di argomenti, e mai ci si è concentrati sulle rispettive attività del blog.
3) Che minestrone! Io ho citato lo humor e l’ironia per un motivo specifico: la corretta comprensione di un determinato testo.
4) Il cuore, assicuro, non c’entra.
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1) Ho preso atto che l’hai incontrato, si può sapere perché quello che vi siete detti deve rimanere un segreto? Non possiamo sapere proprio nulla? Non si capisce perché il tuo amico deve informarsi su di me, qualunque cosa faccio ed io non devo sapere nulla! Guarda un po’!
2) Anch’io ne ho conosciuti di blogger, so benissimo quali sono le dinamiche…
3) Quale testo, quello che copiano ed incollano? Oppure i noiosissimi ed illegibili sermoni che scrivono? Quale umorismo, non è nemmeno umorismo da caserma.
4) Se non sarà il cuore, sarà il ….., scherzo Marcoz, scherzo!
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A marcoz:
Anche se non esistono libretti d’istruzione da consigliarti per il comprendonio, proverò ugualmente a spiegarmi: qui non sono in questione gli aspetti letterari delle tue esegesi, il punto è l’uso che ne fai, cioè il venir qua da jazztrain quale volontario garzone di bottega.
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Bene, si tenga il punto, se vuole, però io sono il garzone (lavoro peraltro dignitosissimo) di nessuno.
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E quindi fiancheggiatore di nessuno.
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Sono due soggetti gerarchicamente differenti: il garzone prende ordini, quindi sta sotto; il fiancheggiatore, lo dice la parola stessa, sta a fianco.
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E’ anche complice dei misfatti dei capi e lo segue in tutto e per tutto.
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Bisogna distinguere, perché io sono un fiancheggiatore freelance. Quindi potrei rispondere esclusivamente di episodi singoli e non del “tutto e per tutto”.
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Ehehehehehehheheheheh, sei buffo, Marcoz!
🙂
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Va bene, garzone sponte sua, allora: mai sentito parlare di servilismo?
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Miiii… che palle!
Ok, va bene: sono servile, ossequioso e non perdo occasione per compiacere la redazione.
Contento, ora?
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Aggiungerei, spesso vado a a Milano, a casa di una persona straordinaria.
P.S. E’ vero che abita non distante da Via Paolo Sarpi e via Canonica?
🙂
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JT, sono più efficaci frasi del tipo “so dove vanno a scuola i suoi figli”.
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Vorrei precisare una cosa che mi sta a cuore: non ho mai pensato in vita mia che le colpe dei padri devono ricadere sui figli e viceversa. Se ho qualcosa contro qualcuno non me la prendo con chi non c’entra nulla o con i più deboli, me la prendo solo con chi è responsabile. Questa affermazione su “dove vanno i figli a scuola” te la potevi risparmiare. Spero di essere stato chiaro.
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Se sei contento tu…
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…Naturalmente rispondevo a marcoz.
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🙂
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