Il Bill of Teddy

“Ecco,appunto.Fare del bill of right materia d’insegnamento, insieme al codice della strada, sarebbe già un’ottima soluzione.”

teddy the wimp

Il Bill of Right(s) tradotto in carta dei diritti, è una carta costituzionale, nata per evitare che l’Inghilterra di James II Stuart da anglicana protestante diventasse cattolica.

L’insperata nascita del figlio di secondo letto Edoardo, erede al trono,   battezzato secondo rito cattolico nella anglicana Inghilterra, determinò il colpo di stato che costrinse il sovrano a lasciare per sempre l’Inghilterra.

Non è casuale che l’incipit della carta è riferito allo scontro esistente tra  protestanti whig favorevoli ad un sovrano protestante e la filocattolica dinastia Stuart : “Considerato che il precedente re Giacomo II con l’assistenza di diversi cattivi consiglieri, giudici e ministri da lui impiegati, ha tentato di sovvertire e di estirpare la religione Protestante, e le leggi e le libertà di questo reame:

  1. assumendo ed esercitando il potere di dispensare da e sospendere le leggi e l’esecuzione delle leggi senza il consenso del Parlamento;
  2. mettendo sotto accusa e procedimento penale diversi onorevoli prelati per avere umilmente fatto petizioni per essere esentati dal concorrere a un potere assunto come detto; […]
  3. esigendo tributi per la Corona e per il suo uso, con pretesa di prerogativa, per un tempo e con modalità diverse da quelle concesse dal Parlamento;

Si rimprovera al sovrano, quello che a suo tempo fu rimproverato ai suoi predecessori Carlo I Stuart, primo Re europeo ad essere condannato a morte da Oliver Cronwell nel 1649, e dal figlio, nonché fratello di Giacomo, Carlo II di non rispettare il parlamento e di governare come un sovrano assoluto che perseguita i sudditi appartenenti alla religione calvinista arrestandoli illegalmente in palese violazione dell’habeas corpus.

L’operazione che portò a quello che l’agiografica storiografia inglese chiamò la “Gloriosa Rivoluzione” del 1688-89, per differenziarla dalla guerra civile tra Corona e Puritani di Cronwell e Ireton, serviva a giustificare un vero e proprio colpo di stato organizzato dai Whig ma con la complicita di esponenti Tories che indussero il Sovrano Giacomo II a scappare via, se non voleva fare la fine del padre Carlo I.  Basandosi sul diritto di successione il trono sarebbe stato affidato alla figlia di primo letto Maria di religione protestante, maritata con lo statolder Guglielmo III d’Orange che non volle in alcun modo accettare il ruolo di principe consorte.

Non a caso quando Maria e Guglielmo giunsero a Londra, il Parlamento consegna la Corona ai due, adducendo come pretesto, la fuga del Re Giacomo e la sua conseguente “abdicazione” per consegnare, per la prima ed unica volta nella storia d’Inghilterra, il titolo regio (Re e Regina) ad entrambi i principi che regnavano, ma non governavano, avendo accettato il patto secondo il quale sarebbe stato il Parlamento ad occuparsi degli affari di stato.

Si, è opportuno ricordare le luci ed anche le ombre e in particolare l’atto di Successione che la Camera dei Comuni approvò nel 1701 per impedire che un sovrano cattolico potesse rivendicare il trono inglese.

Per il resto, il secolo successivo è il trionfo della politica di Walpole, che approfittò dell’incapacità di un sovrano di lingua tedesca come Giorgio I, imparentato con Maria e Anna Stuart e della corruzione dell’intero parlamento inglese per imporre il suo governo personale diventando il primo, scusate il bisticcio, primo ministro inglese..

Come si vede, anche la democrazia inglese ha i suoi lati oscuri.

http://www-3.unipv.it/webdsps/storiadoc/Doc%20GB/1688%20Bill%20of%20Rights%20(tr).htm

10 pensieri riguardo “Il Bill of Teddy

  1. [ci asteniamo da elencare tutti gli altri re europei che furono condannati a morte da Cromwell dopo il 1649, e quelli non europei condannati anche prima di quell’anno fatidico],

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    1. Capisco signor Erasmo che il suo ruolo è quello di fare con me il fetente a tutti i costi (volevo utilizzare l’aggettivo bastardo, ma sarebbe stato eccessivo e persino poco rispettoso nei confronti di miseri e mediocri personaggi del vostro calibro); però, non può pretendere che le spieghi in due battute la cause della guerra civile inglese, e il ruolo che ebbero Cronwell ed Ireton nel processo che intentarono a Carlo I, poiché l’oggetto della discussione è il Bill of Rights, non la guerra civile inglese tra monarchici e repubblicani (Cronwell ed Ireton erano repubblicani, se lei non ne è al corrente). E quindi per eccesso di sintesi ho fatto le mie brevissime osservazioni, che sono state oggetto di penosa osservazione da parte sua.

      Facevo un sintetico riferimento al fatto che in Europa il primo Re ad essere condannato a morte per decapitazione fu Carlo I, un secolo e mezzo prima di Luigi XVI in Francia.

      Si sa, nel nostro paese la rivoluzione francese è più studiata rispetto alla storia della guerra civile inglese avvenuta nella prima metà del XVII secolo tra puritani e monarchici e davo per scontato che lei, pur cimentandosi da mediocre dilettante in storia, l’avvenimento da me citato fosse di sua conoscenza, ma la sua provocatoria osservazione, mi ha fatto cadere le braccia (a proposito: mi deve spiegare il senso di quel ridicolo post scritto nel suo altrettanto patetico blog nel quale si spaccia per erede del grande Erasmo da Rotterdam, nel quale cita un Papa vissuto nel periodo della Controriforma, anni prima della promulgazione dell’editto di Nantes in Francia fatto dall’ex ugonotto e sovrano di Francia Enrico IV, primo documento storico ufficiale nel quale si enunciano i principi di tolleranza religiosa, come avrebbe potuto essere rispettoso nei confronti delle minoranze ebree? [in quel periodo si andava al rogo per un nonnulla] Stiamo parlando di un secolo nel quale l’Europa Cristiana è stata in guerra a causa della riforma luterana e da “buona cristiana” non amava gli ebrei, tranne quando questi dovevano finanziare le guerre dei sovrani con le loro banche [piaccia o no, cosa rimaneva agli ebrei se non l’odiatissimo mestiere dell’usura, vero motivo dell’odio storico contro una minoranza religiosa alla quale veniva impedito tutto, ma non quell’odioso mestiere?); si sa, per lei il contesto storico non esiste e non sa cosa sia]).

      Ecco, signor Erasmo, se lei fosse meno stronzo, avrei lasciato perdere la sua ridicola obiezione, ma siccome lei e i suoi compari di merende siete in palese malafede, fate osservazioni del cazzo come questa solo per scatenarvi con le vostre squallide malignità.

      Lei è come i suoi compari di merende: un personaggio presuntuoso che agisce brandendo come una stocco la tipica arma degli insegnanti frustrati: la penna rossa.

      Non le dico per carità di patria cosa ci può fare lei e/o i suoi compari di merende della penna rossa.

      Spero di essere stato chiaro, fesso.

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  2. Grazie, sig.Train. Non sono io l’estensore del post, ma mi prendo lo stesso i suoi complimenti. Chissà il povero red.cac. come rosica.

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    1. Signor Erasmo, è importante sapere chi sia veramente l’estensore?

      Tra lei e i suoi compari di merende non c’è alcuna differenza.

      Le faccio un esempio banale: quando evacua, forse distingue lo stronzo A da quello B? Per lei sono tutti uguali, sia per il colore che per il fetore che emanano.
      Tra lei ed i suoi degnissimi compari di merende, non c’è alcuna differenza se non per l’intensità del fetore che emanate con le vostre stronzate.

      Si ricordi come la chiamava Thorgen, ma non lo scrivo qui perché se la prende a male.

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  3. Veramente è lei, sig.Train, che insiste a voler dimostrare di aver capito chi è l’estensore.
    Il suo esempio non poteva essere che banale, ma non si scoraggi.

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  4. Signor Erasmo, forse non mi ha capito, non ha alcuna importanza chi sia l’autore, il mio j’accuse sarà sempre rivolto contro di lei. E’ lei l’anima nera del blog fogna, i suoi compari di merende non contano nulla.

    Gli unici che mi fanno ridere sono teddy e Parsifal (il diavolo e l’acquasanta) quando si sfanculano a vicenda.

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  5. Ma io, sig.Train, non me la sento di assumermi la responsabilità di quello che scrivono i miei colleghi. Per esempio, in materia delle sue abitudini solitarie, lei sa che io sono sempre molto rispettoso, mentre red.cac. usa definirla “onanista furioso”. In privato, abbiamo discusso a lungo, rimanendo però ognuno della sua opinione. Io sostengo con forza che lei non è furioso. Ossia, spesso lo è, ma non abbiamo le prove che lo sia in fase di masturbazione.

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    1. Troppo comoda questa posizione pilatesca signor Erasmo, lei è responsabile tanto quanto gli altri anche quando non scrive, perché lei fa parte del branco, lei avalla i comportamenti volgari dei suoi compari di merende, e lei continua a dire falsità sul mio conto.
      Non capisco perché si ostina a scrivere queste schifezze e per quale motivo deve diffamarmi dicendo che sono sessualmente vergine, che ho quattro fidanzate e che esse sono grondanti del mio sperma e altre stronzate che sono frutto della sua gratuita malignità?

      Perché deve infamare, signor Erasmo? Si diverte così tanto a offendere le persone utilizzando il sesso come arma delegittimante? Non si rende conto della sua miseria umana?

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  6. Innanzitutto, sig.Train, devo affermare con forza che la verginità non è un’infamia. Tutti siamo stati vergini, e non è diffamatorio dirlo. Lei sembra essere ancora incrostato di machismo vecchio stampo: quello secondo il quale un vero uomo ha tante avventure. Non è una vergogna essere vergini a 48 anni: anche se, sia detto con franchezza, non la invidiamo per questo.
    Quanto ai piaceri solitari, sono un corollario naturale della verginità, a meno di condizioni di impotenza grave. Se lei è in questa triste condizione, ha il nostro rispetto e le nostre scuse.
    Ma si è fatto vedere?

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    1. Signor Erasmo, non lo sono più da quando avevo 20 anni, mi pare di averglielo detto almeno mille volte.

      Non sono tenuto a raccontarle le mie storie, come lei non è tenuto a raccontarmi le sue.

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