Il Bell’Antonio

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Romanzo ambientato nella Catania degli anni 30, nel quale si narra la storia del giovane Antonio Magnano la cui straordinaria bellezza fa innamorare tutte le donne.

Eppure, nonostante la sua fama di seduttore e nonostante le invidie dei suoi coetanei per i suoi “straordinari  successi” con l’altro sesso, il bell’Antonio è impotente sessualmente.

Per questo sarà  costretto a subire l’onta dell’annullamento del proprio matrimonio con la bellissima Barbara, figlia del notaio Puglisi, un-scusate l’involontario gioco di parole- notabile catanese, simpatizzante del regime. Onta vissuta con angoscia dalla famiglia di Antonio, in particolare dal focoso padre Alfio e dalla madre Rosaria, sempre attenti a ciò che potrebbe dire “la gente.” Non è casuale che il  padre Alfio, ossessionato dalle dicerie sulla mancata virilità del figlio,  muoia  durante i bombardamenti aerei degli alleati nella seconda guerra mondiale, mentre si trovava in un casino in compagnia di una prostituta. Voleva far sapere al mondo intero che lui non è come il figlio.

Romanzo ambientato durante il fascismo (l’impotenza sessuale e la virilità del mussoliniano “noi tireremo dritto” è soltanto una metafora dell’amara satira brancatiana), Antonio si libera dalla sua “malattia”  in occasione della rovinosa caduta del regime quando casualmente  i suoi sensi si risvegliano dal lungo torpore che il fascismo aveva determinato a causa della sua vuota propaganda politica.

7 pensieri riguardo “Il Bell’Antonio

  1. Impotente a causa del fascismo, mah. Che alibi poco credibile. Spesso gli uomini diventano impotenti di fronte a donne molto belle o molto vitali. E questo le porta a volerle annientare, fisicamente o psicologicamente. E’ accaduto anche recentemente, qualche giorno fa: l’acido muriatico fa meraviglie, per distruggere il potere della bellezza. Altro che impotenza da fascismo, non ci crede nessuno.

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    1. Non ho letto il romanzo, ma, a occhio, mi pare proprio che tra le intenzioni dell’autore non ci sia quella di mettere l’impotenza sessuale e il fascismo sullo stesso piano di significato.

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        1. Quindi, contrariamente alla mia intuizione, l’autore ha inteso descrivere letteralmente la relazione tra l’inefficenza idraulica del pene (per via psicosomatica, immagino) con la contingenza del regime fascista?

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          1. Allora chiedo venia, perché devo aver frainteso.
            Pensavo infatti che il libro fosse un prodotto letterario che indaga dinamiche umane e sociali, e invece è un trattato di andrologia.

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