IL RITORNO DEL CENSORE

Il Censore ha colpito ancora, un commento ironico e inoffensivo rimane in moderazione.

Di cosa ha paura? Non si può sapere che fine hanno fatto alcuni compari di merende?

https://erasmodue.wordpress.com/2023/07/31/preferite-il-vizioso-modello-di-accoglienza-di-salvini-o-quello-virtuoso-del-nonno-delleditore/

NON HO ALCUN MOTIVO PER INGIURIARE

È stato pubblicato sul sito del Corriere della Sera un articolo di Beppe Severgnini a pranzo con un collega portoghese nel quale si lamentava per il conto esoso che ha dovuto pagare al ristorante.

Il nostro, che non ama Severgnini, trova l’occasione per metterlo alla berlina.

Esprimo i miei pareri ed il titolare dice che pubblica i miei commenti perché non vi sono ingiurie nei suoi confronti.

Che motivo avrei per ingiuriarlo?

Mah!

CASO UMANO

Mi era arrivato il pingback di un post cretinissimo di risposta, postato su un blog asinino. Lo avrei esposto qui, al ludibrio popolare, ma al somaro è stato consigliato di cancellarlo.”

Se fossero vere le testuali parole da me riportate che questo è “un post cretinissimo di risposta”, allora mi e vi chiedo perché gli si dà tanta importanza

Se fosse vera la tesi, il post cretinissimo meriterebbe di stare nel dimenticatoio; ebbene, se questo post cretinissimo ha disturbato così tanto l’autore di questo patetico commento al punto da farlo sbarellare con insulti fuori luogo o con minacce di esporlo al pubblico ludibrio (sic! Che classe, che finezza) allora vuol dire che non era così cretinissimo, o forse non era così cretino come sostiene costui.

Tutto questo perché avevo scritto ironicamente di fare un pubblico appello per dare a questo tizio il premio Nobel per l’Economia

Scritto che ho deciso di cancellare perché mi sono reso conto che non valeva affatto la pena di dare importanza ad un tizio che pensa di sentirsi qualcuno solo perché, come occupazione, fa il leone da tastiera nascondendosi dietro lo schermo di un PC e che quotidianamente vomita fiele tutti i giorni in un blog nel quale si riuniscono alcuni sodali nella maggior parte dei casi dei poveri frustrati provenienti da tutta Italia che lo adulano in maniera sfacciata.

Ho voluto riportare questo commento per dire che chi l’ha scritto dimostra di essere un caso umano e in quanto tale merita solo pietà.

IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO

Per un attimo sembrava che il nostro avesse capito la lezione.

Nulla, è di coccio.

in occasione di un post un suo compare di merende, oltre a storpiare il mio nickname, in un commento fa delle affermazioni veramente pesanti sulla mia igiene personale

uno squallido tentativo di fare allusioni sulla mia persona.

Il nostro non si fa pregare ed insieme ad un lacchè fanno squallide battutine sulla pulizia del mio collo.

Essendo stato chiamato in causa a “mentula”, ho ricordato al titolare, che avevo apprezzato la qualità dei suoi articoli, che non ho pregiudizi su chi scrive.

Gli ho ricordato cosa diceva il compianto Giulietto sulla vicenda Ucraina e Russia e che dovrebbero chiedere scusa a lui, dopo averlo dileggiato per anni.

In un altro commento dicevo che condividevo le sue critiche su Calenda, ma che non condividevo il suo giudizio sulla faccia ( per quanto sia antipatico, bisogna ammettere che Calenda mette la sua faccia).

Cosa fa il nostro eroe? Pur di non ammettere di avere sbagliato cancella il post.

Che tristezza.

A NESSUNO

Piace essere definito diffamatore, ovvio.

A me, però, non interessa conoscere il parere di colui che non ama essere definito tale.

La verità è che il personaggio utilizza l’anonimato per diffamare chi gli sta antipatico ed è questo che voglio fare notare, altro non m’interessa.

Il personaggio in questione non è altro che un leone da tastiera, un hater che non ha il coraggio di assumersi le proprie responsabilità.